Chi vuole iniziare a fare fotografie deve imparare come si imposta una fotocamera, in particolare mettere a fuoco, impostare l’ISO, quanto aprire il diaframma e bilanciare il bianco.
La messa a fuoco
Per scattare buona fotografia ci sono diverse fasi preparatorie, tra cui la messa a fuoco. Lo scopo è rendere nitido il soggetto della fotografia.
Mettere a fuoco significa modificare la distanza tra le lenti dell’obiettivo e il sensore: solo così si ottiene una proiezione definita dell’immagine.
Esistono diverse fotocamere con la messa a fuoco automatica, premendo a metà il pulsante di scatto e poi premendo di nuovo per scattare definitivamente.
I professionisti però spesso utilizzano la messa a fuoco manuale, possibile anche sui modelli con messa a fuoco automatica. Un bellissimo primo piano con il soggetto a fuoco e lo sfondo sfuocato è di solito una fotografia che piace molto.
L’ISO
Si parla di ISO per indicare la sensibilità del sensore ottico nella registrazione della luce. I valori da impostare vanno dai 100 fino a 3200. Impostandoli molto alti, si possono riprendere soggetti con poca luce e ottenere una fotografia di qualità.
Aumentando l’ISO aumentano però anche gli artefatti e si rischia di perdere definizione. Per questo motivo si consiglia di utilizzare l’ISO basso.
Di solito, le macchine fotografiche più basic impostano l’ISO in modo automatico, come fanno anche molte fotocamere istantanee. Leggendo la polaroid snap touch recensione si ha una panoramica generale delle funzionalità.
L’apertura del diaframma
Il diaframma è uno dei componenti della macchina fotografica. Si trova all’interno dell’ottica della fotocamera e il suo compito è quello di regolare la quantità di luce che entra nell’obiettivo. In poche parole, il diaframma aumenta o rimpicciolisce un foro presente sull’obiettivo, tramite la movimentazione di alcune lamelle in plastica.
I valori che si possono far assumerne sono delle frazioni, come f/32, f/22 fino a f/4. Il diaframma funziona un po’ come la pupilla dell’occhio: quando c’è tanta luce, si chiude; mentre quando la luce è poca si apre per farne entrare il più possibile. Se si vogliono fare degli scatti con poca luce è sconsigliabile aprire bene il diaframma piuttosto che usare il flash.
L’effetto che si ottiene è una variazione della profondità del campo. È una parametro che è utile saper padroneggiare al fine di avere degli scatti con una certa artisticità.
Il bilanciamento del bianco
Bilanciare il bianco significa regolare l’effetto cromatico della luce. L’obiettivo modifica quindi il modo in cui percepisce i colori: ogni luce ha un effetto cromatico unico e la fotocamera deve esser imposta per percepirla correttamente.
Chi setta in modo errato queste caratteristiche ottiene un effetto cromatico erroneo, cosa che potrebbe essere piacevole in alcune situazioni di fotografia. È infatti possibili sfruttare il bilanciamento del bianco per ottenere un effetto più creativo.
Di solito, chi è agli inizi tiene il bilanciamento del bianco neutro. Si possono fare degli esperimenti per capire come funziona e imparare a usare al meglio la macchina fotografica per degli scatti impeccabili.